La fertilità è un bene da tutelare e preservare sin dall’infanzia.
Fumo, alcool, sostanze stupefacenti, disordini alimentari, sedentarietà ed eccessiva attività fisica, e stress sono i principali fattori di rischio capaci di influenzare negativamente la salute riproduttiva di un individuo.
Circa il 13% dell’infertilità femminile può essere causato dal fumo, che può provocare anche un aumento del numero di aborti, di gravidanze extrauterine, e anticipa la comparsa della menopausa.
- Infertilità femminile causata dal fumo 13%
Numerosi studi condotti su pazienti sottoposte a tecniche di procreazione assistita (PMA) dimostrano nelle donne fumatrici più bassi tassi di successo. Il fumo di sigaretta, in quantità eccessiva, sembra inoltre ridurre numero, motilità e morfologia degli spermatozoi. Le sostanze tossiche contenute nel fumo di sigaretta sono in grado danneggiare la cromatina e il DNA degli spermatozoi in misura direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate. Anche i cannabinoidi possono interferire con l’impianto degli embrioni e la motilità degli spermatozoi.
Nella donna il consumo eccessivo di alcol, altera i meccanismi dell’ovulazione e dello sviluppo ed impianto dell’embrione; nell’uomo, invece, danneggia i testicoli, riduce i livelli di testosterone e danneggia la maturazione degli spermatozoi.
Ciò che mangiamo si riflette inevitabilmente sul nostro stato di salute e quindi anche sulla salute dei nostri gameti (ovociti e spermatozoi). Mangiare troppo (e male) può ad esempio alterare il ciclo mestruale e aumentare il rischio di aborti e complicanze ginecologiche. Nell’uomo una dieta eccessiva provoca riduzione dei livelli di testosterone e alterazioni del liquido seminale.
Al contrario l’eccessiva magrezza nelle donne può provocare assenza del ciclo mestruale e dell’ovulazione.
Dati epidemiologici dimostrano che se il peso torna normale, nel 70% dei casi anche la fertilità viene recuperata.
Lo sport, in generale, ci aiuta ad avere un buono stato di salute generale e riproduttiva. Tuttavia l’eccessiva sedentarietà e un’attività fisica troppo intensa, possono alterare l’assetto ormonale e riproduttivo sia maschile che femminile. L’utilizzo di sostanze dopanti possono portare ad alterazioni del desiderio sessuale, della funzione erettile e della capacità riproduttiva negli uomini, e alterazioni nel ciclo mestruale ed infertilità nelle donne, con conseguenze anche gravi.
Infine, ultimo aspetto ma non ultimo per importanza è la condizione di stress in cui oggi viviamo. Lo stress può diventare ansia che scatena una serie di problematiche personali e della coppia e che rallentano l’instaurarsi di una gravidanza. Lo stress è infatti uno dei “nemici nascosti” della fertilità maschile e femminile. È noto, infatti, che alti livelli di stress possono provocare alterazioni nell’ovulazione e nel ciclo mestruale, nonché agire negativamente sui livelli di testosterone maschile e sulla produzione di spermatozoi.
Le cause dell’infertilità sono numerose e di diversa natura e, per alcune di esse, si può intervenire con diagnosi tempestive, attraverso cure farmacologiche e terapie adeguate, mentre per altre, si rende necessario il ricorso a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Il nostro consiglio è quello di prediligere uno stile sano e salutare, evitando gli eccessi di qualsiasi natura e genere. Ciò probabilmente non sarà sempre l’unica soluzione ai problemi di infertilità, ma ci aiuterà a risolverli.
Molti aspetti delle nostre vite non si possono modificare, ma lo stile di vita si può cambiare!
Dott.ssa Laura Gambera
RESPONSABILE LABORATORIO / EMBRIOLOGO
La Dottoressa Laura Gambera si laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Siena, nel 1996 con votazione 110/110 con lode. Nel 1997 consegue l’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo.Nel 2000 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia delle Cellule Germinali. È autrice di n. 30 pubblicazioni su riviste internazionali dotate di Impact Factor.