Secondo questo lavoro condotto in Australia e pubblicato su Fertility e Sterility nel settembre 2018 decisamente sì. Il primum movens di questo studio è stato l’aumento di questa situazione, raddoppiata dal 1986 al 2015, anno in cui il 25% dei ragazzi tra 7 e 17 anni è definito obeso. Nelle donne, la presenza di una condizione di obesità in età infantile è stata associata a diverse problematiche ginecologiche, tra cui quella dell’infertilità.
In generale, l’obesità in età infantile predispone più frequentemente ad una situazione di pubertà precoce e di maturità prematura dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
Inoltre, la maggior presenza di estrogeni prodotti dal tessuto adiposo predispone ad adrenarca, telarca e pubarca precoci, con un conseguente effetto sfavorevole sulla qualità ovocitaria, sulla funzionalità ovarica e, sembra, anche sulla recettività endometriale.
Per di più, l’obesità infantile contribuisce alla presenza di PCOS e quindi alla disfunzione ovulatoria oltre che a una situazione di dismetabolismo, in età adolescenziale.
Pertanto, la presenza di obesità prima del compimento dei 12 anni di età ha un impatto negativo sulla fertilità nell’età adulta e la prevenzione di questa condizione ha un effetto positivo anche da questo punto di vista!
Fonti: He Y, Tian J, Oddy WH, Dwyer T, Venn AJ. Association of childhood obesity with female infertility in adulthood: a 25-year follow-up study. Fertil Steril. 2018 Sep;110(4):596-604.