Nonostante abbia trovato un giusto riscontro nella medicina soltanto da pochi anni, il primo articolo scientifico dedicato all’endometriosi è datato 1949 e da allora ne sono stati pubblicati circa 6000 a riguardo.
Si calcola che in Italia siano affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e che la patologia interessi circa il 40% delle donne infertili.
È una patologia caratterizzata dalla presenza di endometrio (la mucosa che rivesta la parte interna dell’utero), al di fuori dell’utero, ed è associata solitamente ad importante dismenorrea, dolore durante i rapporti e la defecazione. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità, per cui medici di medicina generale e ginecologi sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e un trattamento in grado di migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità. Di grande utilità è l’ecografia, soprattutto per le forme ovariche e spesso per le forme di endometriosi profonda.
Grazie a un’informazione costante, alla testimonianza di celebrità (da Whoopi Goldberg, Susan Sarandon e Cindy Lauper fino alle italiane Rossella Brescia e Nancy Brilli) e all’aiuto delle società scientifiche oggi l’endometriosi è una patologia riconosciuta e codificata a tutti gli effetti.