È piuttosto accattivante il titolo di questa review pubblicata qualche mese fa, con lo scopo di fornire consigli pratici sull’alimentazione ai pazienti che cercano di raggiungere la gravidanza.
Vengono quindi presi in rassegna prima i micronutrienti, come acido folico e vitamina D, poi i macronutrienti, quindi grassi, carboidrati, proteine.
Concetti che emergono sono come il cibo sia anche veicolo di sostanze nocive, come inquinanti ambientali o addizionati al prodotto nel corso di packaging, trasporto e stoccaggio dei prodotti. Alcuni, come il mercurio nel pesce, i pesticidi nella frutta, gli antibiotici e gli ormoni della crescita nella carne sono già ben conosciuti. Studi più recenti hanno dimostrato come alcuni nutrienti possono interferire con le sostanze tossiche e modificare ed influenzare lo stato di salute. Soia e folati, ad esempio, sono protettivi verso il bisfenolo A. D’altra parte le alte concentrazioni di pesticidi possono annullare o diminuire l’effetto benefico di frutta e verdura sull’outcome riproduttivo.
ACIDO FOLICO: consigliato nel periodo pregravidico e gravidico, è ben noto da anni l’effetto nella prevenzione dei difetti del tubo neurale e nel raggiungimento e mantenimento della gravidanza.
VITAMINA D: sono necessari più studi per trarre conclusioni certe.
CARBOIDRATI: diete a basso indice glicemico e povere di carboidati semplici hanno un effetto indubbiamente positivo sulla fertilità.
PROTEINE: carne, pesce e latticini sono spesso veicoli di contaminanti ambientali. Nonostante ciò, in particolare pesce e soia sembrano non influenzare negativamente la fertilità.
GRASSI: l’assunzione di omega 3 influenza positivamente la fertilità, mentre gli acidi grassi trans la influenzano negativamente. Sugli altri acidi grassi i dati sono ancora preliminari.
In sintesi, ancora una volta una dieta sana, a base di olio d’oliva, pesce, frutta, verdura, pane e pasta integrali favorisce in generale la salute ed in particolare la nostra fertilità.